Note sulla filosofia araba; da Al Gazali ad Averroè. Secoli XII-XIII
La vita e le opere dei principali esponenti della filosofia islamica tra il dodicesimo e il tredicesimo secolo.
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La vita e le opere dei principali esponenti della filosofia islamica tra il dodicesimo e il tredicesimo secolo.
Alcuni tratti peculiari accomunano il sentire dal poeta pescarese con la filosofia del disvelamento dell’essere sviluppata da Heidegger.
Le nuove tesi papali in materia di gerarchia, sinodalità, decentralizzazione in seno alla Chiesa.
Il mondo arabo, tutt’altro che marginale rispetto agli influssi delle dottrine greche, aveva già assimilato molto prima del XII secolo la scienza dell’Ellade e la sua filosofia, speculazioni che per il resto dell’occidente continuavano ad essere sconosciute perché dimenticate per mancanza di trascrizioni dal greco delle opere antiche.
Shakespeare e Marlowe, i due grandi esponenti del teatro elisabettiano, hanno negato l’esistenza effettiva dell’umanità.
Il colpo di mano di Otto Skorzeny che portò alla deposizione dell’ammiraglio Horthy.
Oltre alla guerra dichiarata all’Occidente dalle organizzazioni armate islamiche è in corso una sottomissione dolce dell’Europa.
La morte rappresenta nell’economia dell’esistenza l’aspetto più ignoto, consistendo in un momento di passaggio dalla condizione quotidiana a quella che si presenta come un definitivo cambiamento di stato.
Zodiacale di Ferenzona mescola una pluralità di ascendenze, provenienti dalle più svariate tradizioni, in un sincretismo che ricorda da presso quello di certe opere del pittore russo Nikolaj Roerich.
Il grande Pan non è morto, come invece sosteneva Plutarco, ma si è senz’altro addormentato, a causa del nostro umano decadimento.
Nel secolo VIII si assiste a una graduale dissoluzione della struttura politica e legale del mondo classico, che verrà sostituita dalle culture affermatesi nel continente dopo la caduta dell’impero di Roma.