Dal Tradizionalismo del Novecento alla Geopolitica del XXI Secolo. Parte I.
Prima parte (su quattro) di un saggio sullo sviluppo possibile del tradizionalismo dello scorso secolo in una visione geopolitica dei tempi futuri.
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Prima parte (su quattro) di un saggio sullo sviluppo possibile del tradizionalismo dello scorso secolo in una visione geopolitica dei tempi futuri.
Il presente testo costituisce il cap. 5 del libro Il re del mondo (nella versione dal francese di Arturo Reghini).
Ce bref aperçu ne constitue pas un état de la question; il vise uniquement à rappeler les fondements linguistiques de la notion d’Indo-Européen et, en partie sur la base de travaux personnels, à présenter une chronologie de la préhistoire culturelle des Indo-européens.
Coloro che predicano la politica dell’accoglienza indiscriminata non si preoccupano di quel che dovranno vivere i nostri figli e i nostri nipoti.
Mientras las viejas barbas repetían fatigosamente las fórmulas cojeantes de un “cualunquismo” patriotero, conformista y catolizante, la juventud nacional lee a Evola.
Questo libro è l’esito del lavoro ultratrentennale dedicato alla lingua etrusca dal prof. Massimo Pittau, glottologo, esperto di linguistica Sarda ed Etrusca, autore di oltre quaranta libri e di più di trecento studi concernenti questioni di linguistica, filologia, filosofia del linguaggio.
Un gruppo di studiosi e appassionati ha studiato i medaglioni dei corredi funebri femminili della necropoli preromana di Chiavari, con risultati sorprendenti.
I personaggi del Sogno di una notte di mezza estate intuiscono oscuramente che stanno inseguendo brandelli di realtà, ombre proiettate da una fiamma sulla parete della caverna: non la Realtà, ma la sua apparenza sfuggente e mutevole; non la Vita, ma un suo riflesso pallido ed elusivo.
La domanda metafisica “accade” quando ci eleviamo dall’heideggeriano dominio della chiacchiera (in cui, generalmente, sin dall’infanzia è confinata la nostra esistenza) e cominciamo a ricercare il senso di ciò che è.
Le livre de Ian Bradley, celtisant écossais, professeur à Aberdeen, intéresse parce qu’il rappelle clairement l’enjeu du pélagisme, c’est-à-dire des doctrines de Pélage, plus libertaires et plus naturelles que celles, officielles, de l’Eglise de Rome, tirées du pessimisme aigre et hostile au monde de Paul de Tarse et d’Augustin.
Un ricordo di Julius Evola, di Adriano Romualdi e della loro collaborazione alla terza pagina del ‘Secolo d’Italia’.