Cosa rappresentava l’isola di Taprobana e perché Campanella vi pose la Città del Sole?

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Fu il geografo greco Megastene a parlare per primo dell’isola di Taprobana, verso il 290 a. C., facendo entrare nella cultura e nell’immaginario occidentali questa terra favolosa, ammantata di foreste e popolata di elefanti.

I bestiari medievali come testimonianza di un altro modo di accostarsi alla natura

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Nei bestiari medievali era racchiuso un sapere popolaresco concernente la natura, alimentato da svariate tradizioni e sorretto, più che da una osservazione diretta, da un paradigma culturale basato sull’importanza fondamentale del segno e dell’allegoria, ovunque presenti nella realtà naturale come cifra di un insegnamento morale.