Tecnica del colpo di stato (neocoloniale)
Siamo arrivati al punto in cui è possibile avere uno sguardo di insieme del colpo di Stato avvenuto in Ucraina.
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Siamo arrivati al punto in cui è possibile avere uno sguardo di insieme del colpo di Stato avvenuto in Ucraina.
Nel Tramonto dell’Occidente Oswald Spengler si sofferma ampiamente sulle peculiarità dell’anima russa. Nella visione spengleriana, Pietro il Grande impone alla Russia una forma che non le è congeniale, che è lontana dallo spirito contadino, antico, mistico e religioso della Vecchia Russia.
Il filo rosso della storia russa è il costante richiamo al modello della romanità nella duplice e oscillante versione dell’imperatore costantinianeo e dell’imperatore-filosofo, fra Bisanzio e la Grecia classica, fra l’impero assolutistico di stampo più orientale e il modello romano-occidentale più tollerante e pluralista.
All’interno del mosaico dei popoli e delle diverse civiltà, un sistema integrato euro-russo si porrebbe come “Terza Forza” o come “Terra di Mezzo” tra l’Asia e l’Occidente anglo-americano. Ovviamente questa prospettiva è tutta da costruire.
L’intenzione è quella di realizzare con gli amici che sono interessati un network di intellettuali motivati dall’ideale della integrazione Europa – Russia.
Come Italiani abbiamo il compito di meditare a fondo il concetto teologico-politico di III Roma, per riempirlo di contenuti spirituali sempre più precisi nel solco della continuità della nostra tradizione.
L’avvicinamento di Filippani-Ronconi al cristianesimo ortodosso rappresentò il compimento di un legame profondo e quasi “mistico” con la Russia.
Il saggio di Douglas Clark Tre giorni alla catastrofe è un buon esempio della parzialità e della scarsa onestà intellettuale degli storici anglosassoni a proposito della guerra d’inverno finno-sovietica del 1939-40.
Da quel laboratorio di idee che fu la Rivoluzione Conservatrice si ricava oggi la lezione, come afferma Nolte, che fenomeni di peso mondiale come il Nazionalsocialismo devono essere osservati con una visione più ampia, così da meglio comprendere gli intrecci di pensiero e la complessità delle sintesi che vennero tentate.
I contatti con Bisanzio e la cultura “romea” delle popolazioni insediatesi nella Bulgaria del Volga.
Un articolo sulle sorti della seconda guerra mondiale pubblicato da La Stampa il 14 luglio 1943.
La vita e le opere di Nicholas Roerich suggeriscono che egli non fosse affatto un ingenuo sognatore ma che avesse ben compreso il nucleo più riposto della saggezza orientale