Sotto il segno del pipistrello
La pandemia potrà trasformarsi in qualcosa di positivo se, da essa, sapremo imparare qualcosa meditando la morte.
Archivio di storia, letteratura, tradizione, filosofia. Online dal 1998.
Questa sezione ospita pagine e articoli su controstoria, geopolitica e metapolitica.
La pandemia potrà trasformarsi in qualcosa di positivo se, da essa, sapremo imparare qualcosa meditando la morte.
Il libro di Ventura fotografa la situazione in modo lucido e disincantato, senza nascondere i rischi imminenti di un’apocalisse economico-sociale.
Il libro di Galli della Loggia ripercorre le tappe che hanno depotenziato e destrutturato il ruolo della scuola.
Il libro di Andrea Zhok ricostruisce in modo organico la genesi del liberalismo, giungendo all’esegesi del suo farsi mondo nella contemporaneità.
Spunti per il recupero dell’ontologia dell’essere, preludio al pensiero vivente.
La Tradizione è liberata dalla collocazione retroattiva e torna a mostrarsi come origine sempre vigente nel tempo.
Le fonti e lo spirito del comunismo russo, opera tra le più note di Berdjaev, era centrato su un’idea essenziale: il comunismo russo, pur esplicitando un tratto anti religioso, nel corso del tempo è andato assumendo una connotazione palingenetica, salvifica e pseudo-religiosa.
Per Louis Rougier l’egualitarismo, che è il dogma su cui si fonda la democrazia, è una semplice utopia.
Aleksander Dugin si fa latore di un progetto che potrebbe determinare il corso del futuro del mondo.
Un nuovo libro di Riccardo Rosati su museologia, tradizione ed estetica.
L’insegnamento della storia nelle scuole è stato individuato da qualcuno come canale privilegiato d’indottrinamento immigrazionista.
Il libro di Revelli sul populismo è condivisibile sotto il profilo esegetico, non altrettanto nelle conclusioni cui perviene.
La profezia è la visione di una serie di possibilità, un campo di probabilità che assume valori discreti differenti a seconda della direzione ad esso impressa dall’agire umano.
Si può ottenere la cittadinanza, ma non si può imporre il possesso della nazionalità, cioè la vera appartenenza ad un popolo, che è soprattutto un fatto interiore.
Un bilancio impietoso del Sessantotto a cinquanta anni di distanza.
Cavallera, dopo aver attraversato l’intera storia della pedagogia d’Occidente in modo organico e compiuto, torna ad un’idea dell’educare assai prossima a quella sviluppata a Roma e in Grecia
Riccardo Scarpa ha dedicato un saggio voluminoso agli archetipi e alla storia della cavalleria.
La classe politico-intellettuale-giornalistica italiana soffre di paranoia, una malattia che si manifesta con una sindrome di persecuzione collegata ad una sindrome di onnipotenza.
Immagini del passato ci ricordano quanto fosse dura la vita nella civiltà contadina, ma anche come fosse fiera, dignitosa, autosufficiente; «ecologica», appunto, nel senso più profondo ed autentico della parola.
Il crepuscolo dello scientismo di Giuseppe Sermonti merita di essere letto perché liquida molte fisime che possono far presa sugli sprovveduti.
La dualità individualismo-collettivismo, democrazia-comunismo, i cui termini sfumano alla fine l’uno nell’altro, è superabile attraverso l’organicismo di cui Spann si fa banditore: un sistema che ponga la libertà in basso e l’autorità in alto.
Nell’asfittico panorama culturale e politico italiano nasce una iniziativa editoriale controcorrente.
Visto come stanno andando le cose in Italia non si sa a chi ci si debba rivolgere per un parere, se a un politologo, a un sociologo o a uno psichiatra.
L’addurre come spiegazione per ogni genere di abusi e violenze sulla donna il persistere di un modo di pensare orientato al patriarcalismo, è cosa che può far valere solo chi non abbia la più pallida idea di ciò a cui corrispondono i valori virili.
I partiti tradizionali hanno tradito la loro storia: la destra la nazione, la sinistra il popolo.