All’orlo della storia
Il libro di W. I. Thompson pone di fronte al problema annoso della sintesi di innovazione e tradizione.
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Il libro di W. I. Thompson pone di fronte al problema annoso della sintesi di innovazione e tradizione.
È tornata da poco nelle librerie per i tipi di OAKS editrice l’opera che può essere considerata il lascito spirituale di Giovanni Gentile.
Una breve recensione di Aurora di Nietzsche pubblicata da Adriano Romualdi nel 1968.
E’ stato pubblicato un volume di Nae Ionescu, il filosofo che fu maestro e guida spirituale della giovane generazione romena, tra le cui fila vanno annoverati Eliade, Cioran e Noica.
Le considerazioni di Bonald sono quelle di un conservatore dell’Ancien Régime che vede gli Ebrei con la mentalità paternalistica di un cattolico che considera gli Ebrei come il Popolo di Dio.
Un monumentale volume di Francesco Tomatis recupera al sapere una concezione mistica della pratica alpinistica.
Giovanni Sessa tenta di inaugurare un colloquio teorico tra il pensiero di Tradizione e cinque autori della Rivoluzione Conservatrice tedesca.
Michele Ciliberto, docente della Normale di Pisa e tra i massimi esegeti della filosofia del Rinascimento, ha pubblicato per Adelphi una biografia intellettuale del Nolano.
Un libro recentemente pubblicato affronta il conflitto delle interpretazioni di Platone nella Germania del Novecento.
Bergson mirava a recuperare il «non detto», l’inespresso o ciò che, nella metafisica classica, era stato tacitato dalla marcia trionfale del concetto.
Le Edizioni di Ar hanno dato alle stampe, nella superba versione di Luigi Settembrini, un gioiello di Luciano di Samosata, ovvero Della morte di Peregrino.
Il termine e la sopravvivenza della vita nella tradizione occidentale.