Forme umane e creature animali

La figura umana si scompone in tre forme principali: la testa, il torace e la sfera del ricambio[1], che a loro volta si proiettano all’esterno nel mondo naturale andando a corrispondere alle forme dei tre animali archetipi: l’aquila, il leone e il toro.

L’aquila  è l’animale simbolo delle forze che plasmano il capo, il pensiero. Il leone è l’animale simbolo delle forze che agiscono nel torace, nel ritmo del respiro e della circolazione sanguigna, dunque nel sentimento. Il toro è l’animale simbolo delle forze vitali del ventre, della forza della volontà.

Nella forma della testa si intravede l’ombra dell’aquila, in particolare nel profilo aquilino, che era tipico degli antichi Romani. AquilaL’aquila è l’archetipo degli uccelli, ovvero l’uccello per eccellenza. È l’animale simbolo della vista e del pensiero: l’essere che guarda direttamente il Sole. Perciò è naturale che i giudizi sulla forza di pensiero, sulla capacità di visione di una persona siano espressi in riferimento ai volatili. Come quando si parla di vista d’aquila, ma anche  di cervello d’oca o di gallina. Gli uccelli che appesantendosi non riescono a vincere più la gravità terrestre, sono quelli che trasmettono un senso di ottusità di pensiero. Invece, l’aquila che vola sulle vette più alte, nelle regioni inondate dal Sole, è il simbolo più bello del pensiero che è luce.

La vista acuta dell’aquila distingue le forme dalle altezze più grandi. Il toro invece è quasi cieco. Egli esprime le forze istintive, che reggono il la digestione, metabolismo, la trasformazione delle sostanze in forze vitali, la riproduzione. ToroLa forza del Toro si esprime nello stomaco, al di sotto dell’ombelico, laddove ha sede il centro vitale legato all’elemento Fuoco che alimenta la vitalità dell’individuo. Se in epoche arcaiche quando una veggenza naturale e spontanea guidava l’uomo il Toro era adorato come divinità, e se in epoche successive (quando alla spontaneità quasi istintiva delle origini si sostituisce il pensiero, la forza ordinatrice della coscienza) ci celebrò il sacrificio del toro da parte di Dei e di Eroi, è facile comprendere il significato occulto di questo mutamento.

Intermedio tra l’Aquila (la creatura delle altezze) e il Toro (animale delle profondità) è il Leone. Le forze che in natura si esprimono nella figura felina, nell’uomo vanno a comporre il torace.Leone La testa del Leone con la sua criniera raggiante ha una forma solare, il volto del leone con il suo colore dorato irraggia come il disco del Sole. Il leone che avanza fendendo l’aria, dominatore dell’ambiente che lo circonda esprime la forza del coraggio che nell’uomo irradia dall’organo del cuore.

L’aquila – la creature delle altezze luminose – esprime le forze della testa, del pensiero. Il leone – il dominatore dell’atmosfera – manifesta le forze del torace, del nobile e coraggioso sentire. Il toro – potente animale della terra – esprime la forza vitale, l’energia del volere.

Più in profondità, nel groviglio degli intestini riconosciamo la forma dei serpenti. Il serpente che inghiotte la preda e lentamente la digerisce è la proiezione all’esterno di un lineamento di intestino. Il nostro stomaco pieno borbotta come le rane che gracidano negli acquitrini. Nello stomaco si annida una fauna di microorganismi, spesso utili, talora dannosa, così come nella terra si annida una miriade di vermi e di insetti.

Le creature del mare hanno relazione con l’organo genitale maschile e il grembo femminile è come il mare fecondo, dal quale in principio nacque la vita. I microorganismi marini sono come spermatozoi e ovuli fecondati nel grembo della madre.


[1] Stomaco, organi genitali e arti: sfera del “ricambio” perché le sostanze alimentari vengono trasformate in energie, le energie vengono utilizzate per muovere gli arti e per generare nuovi esseri.

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