Festina lente (affrettati lentamente)

Otto anni di pratiche meditative: dal tempo dei Maestri a quello dei discepoli.

solareLo studio e l’approfondimento dei testi di Rudolf Steiner e degli altri Maestri della Scienza dello Spirito (Giovanni Colazza, Massimo Scaligero, Pio Filippani Ronconi) risale, per noi, alla seconda metà degli anni Novanta, arricchiti dai colloqui e dagli insegnamenti orali di Filippani Ronconi di cui coglievamo non solo ciò che diceva sotto il profilo concettuale e dottrinario, ma la vibrazione “sottile” che si esprimeva nelle tonalità della voce e nelle espressioni dello sguardo e che conferiva alle sue lezioni sulle varie pratiche meditative una particolare Forza di risonanza animica.

Varie pratiche di meditazione erano state svolte individualmente nel corso degli anni, finché affiorò naturalmente la comune esigenza e la forte motivazione interiore ad un’opera spirituale più metodica e sistematica, graduale e costante, calma e decisa.

Il nostro motto è stato sempre “Féstina lente” (affrettati lentamente), ossia quello di un procedere con una calma e cauta determinazione, con una decisa ed equilibrata costanza.

Iniziammo la nostra pratica meditativa, individuale e comunitaria, agli inizi del 2008, per preparare la presentazione dell’ultimo libro di Filippani Zarathustra e il Mazdeismo. I principi cui ci siamo ispirati e ci ispiriamo tuttora sono stati:

  • la collegialità nella scelta delle pratiche da svolgere e dei ritmi da osservare, con uno spirito di partecipazione attiva e consapevole da parte di ciascuno; nella Via dell’anima cosciente non esistono fedeli gregari, ma apporto propositivo e cosciente da parte di ognuno;

  • la priorità e il valore fondamentale della pratica interiore individuale quale base della pratica comunitaria, concepita e vissuta quale sintesi e convergenza delle pratiche dei singoli partecipanti;

  • la gradualità e la costanza metodica nel perseguire il nostro itinerario interiore, con paziente perseveranza; il segreto dell’efficacia della pratica spirituale sta, infatti, nella sua continuità che agisce in modo trasformativo sui corpi “sottili” dell’uomo, ove sia svolta con vivo e fervido calore dell’anima, poiché si ha ciò che si è donato.

La nostra opera iniziò con i Sei Esercizi fondamentali insegnati da Rudolf Steiner, osservando il ritmo individuale mensile per ciascun esercizio, ciascuno di noi in contemporaneità col ritmo operativo degli altri praticanti. Sappiamo, per esperienza, che occorre darsi il tempo e la calma per interiorizzare i vari esercizi, cogliendone le vaie sfumature e le molteplici implicazioni. La fretta, la frenesia, l’ansia di correre – tipiche dell’agitazione contemporanea sono estranee alla nostra dimensione operativa.

Tali esercizi sono stati ripetuti, periodicamente, nel corso degli anni; essi sono nuovi ogni qualvolta sono ripetuti, poiché diverso è lo stato di coscienza nel quale si pratica col trascorrere degli anni e l’avanzare della pratica.

La padronanza del pensiero e la percezione “sottile” della Forza-Pensiero, l’accordo del Pensare con la Volontà, la padronanza dell’azione, l’equanimità di fronte alle emozioni, l’affinamento del pensiero positivo e l’apertura mentale al non-ordinario, sono le tappe di questo ciclo di esercizi.

Procedemmo poi sempre con la stessa impostazione e con lo stesso spirito di collegialità attiva nelle scelte, a praticare dodici meditazioni tratte dal libro.

L’Iniziazione di Rudolf Steiner.

Una pratica fondamentale fra queste è quella della calma interiore: osservare se stessi dal di fuori, come se si osservasse un’altra persona e farlo con la calma obiettività di un critico.

Altre pratiche fondamentali sono rimaste impresse nella nostra anima, come quella della Venerazione verso ciò che trascende la condizione ordinaria dell’uomo, atta a creare un’atmosfera eterica di vibrante slancio animico, o anche quella dell’invisibile che diviene visibile (il seme e il frutto) e del visibile che di nuovo si risolve nell’invisibile (il seme che cade dalla pianta e si occulta nella terra) e la meditazione sui suoni, in cui ci s’immedesima interiormente nella condizione animica di cui quella sonorità è espressione, superando le proprie preferenze soggettive, in uno spirito d’impersonalità. Queste e altre meditazioni hanno segnato il processo di affinamento.

Intanto, sul piano comunitario, praticavamo e svolgiamo tuttora le meditazioni legate ai solstizi e agli equinozi; la base di tali pratiche è stata il testo di Steiner L’esperienza del corso dell’anno in quattro immaginazioni cosmiche; nella nostra Via l’immaginazione creatrice è un mezzo, non un fine; è un veicolo per propiziare un determinato stato interiore e ridestare una sensibilità prima latente, ora aperta agli aspetti “sottili” delle stagioni, della terra, della natura e della vastità cosmica e aperta anche ai cambiamenti in atto nel nostro clima in questa fase epocale d’ inizio millennio.

Nel 2011 decidemmo di affrontare, dall’inizio del 2012, un ulteriore sviluppo del nostro cammino: le concentrazioni e le meditazioni insegnate da Massimo Scaligero nel suo libro Tecniche della Concentrazione interiore. Trattandosi di quarantacinque meditazioni – alcune delle quali da noi unificate per affinità tematica e altre opportunamente differenziate – e osservando il ritmo mensile che c’eravamo dati, abbiamo impiegato quattro anni per praticarle tutte.

Siamo riusciti nel nostro intento di mantenere viva la costanza e la metodicità operativa, giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno, ciascuno praticando per suo conto e in contemporaneità con gli altri praticanti, almeno per ciò che concerne l’osservanza del ritmo mensile. In molteplici occasioni, decise di comune accordo, abbiamo praticato tutti nello stesso momento del giorno, concentrandoci sullo stesso tema di meditazione.

Affinità di ritmi, identità di temi meditativi, di simboli, di archetipi, suscitano – com’è noto a chi abbia approfondito le istruzioni di catena del Gruppo di Ur (1927-1929) – un effetto di collegamento “sottile” di unione e accrescimento della forza eterica: fiorisce il legame occulto della “catena”, la cui base è la saldezza e la validità di ciascun anello, ciascuno operando da sé su se stesso, anche quando sta e opera con gli altri. E’ un principio fondamentale della Via Solare.

I membri del gruppo hanno affrontato momenti delicati o impegnativi nel corso degli anni, affrontando le prove che ogni esistenza inevitabilmente propone; tuttavia, anche grazie alla forza sottile messa in circolo da un lavoro esoterico serio e continuato, ciascun membro del gruppo ha saputo trovare in se stesso la Forza e la Luce per superare tali prove.

E intanto il nostro gruppo si è esteso, con un ritmo di crescita graduale e costante; nuove individualità si sono unite a noi, condividendo il nostro itinerario operativo, esperienziale, in cui si vuole Conoscere e non credere. La Scienza dello Spirito va oltre le religioni e le credenze, essendo il presupposto profondo ed esoterico di esse.

Una connotazione peculiare di questo nostro gruppo è lo spirito di armonia, di fraternità spirituale, di sottile sintonia che distingue la sua atmosfera, il suo clima eterico. Il segreto sta nello spirito di collegialità e di attiva partecipazione, nel leale rispetto della dimensione individuale di ciascuno con le sue specificità, nell’avanzare con calma decisione, senza dare spazio all’impulsività e all’agitazione, espressioni dell’astrale inferiore che domina e manovra l’Io, il principio spirituale cosciente che va liberato dai vincoli della natura inferiore.

Oggi, sulla base della nostra esperienza di pratica, sappiamo anche quali correzioni e modifiche apportare al nostro modo di operare, differenziando i ritmi secondo le specificità delle varie pratiche meditative.

Vi sono meditazioni che richiedono condizioni di maggiore raccoglimento e tempi più lunghi, altre che possono farsi in condizioni ordinarie della vita quotidiana e in tempi più concentrati.

Occorre sempre trovare il “giusto mezzo”, la giusta misura, evitando gli eccessi della fretta e anche quello della meccanicità e della stanchezza della pratica che scada a routine.

Oggi, dopo otto anni di pratica, il nostro orizzonte operativo è profondamente mutato e si è ampliato. Possiamo parlare non più soltanto sulla base dell’autorità dei Maestri, ma soprattutto della nostra esperienza di pratica e di tutto ciò che ne abbiamo tratto come insegnamento vivo, patrimonio di conoscenze dirette, senza la mediazione dei libri.

La Via Solare, quale Via dell’anima cosciente, è impegnativa ma sicura; essa è quella adatta al ricercatore spirituale di quest’epoca, partendo dalla sua condizione di pensiero riflesso, dialettico – pur in presenza di un’esigenza di ricerca interiore – e conducendolo, a grado a grado, ad una integrazione superiore della coscienza, alla Luce della Forza-Pensiero accordata col Volere e col Sentire.

E’ la via che muovendo dall’Arte della Concentrazione, consente di operare gradualmente, lo spostamento del centro di sé dalla testa alla laringe e infine al cuore, aprendo il praticante alla corrente di Luce dell’Io, che fluendo lungo l’asse spinale, incrocia la corrente orizzontale dello “spirito di avversione” e lo trasmuta luminosamente, trasformando gli istinti e le passioni dell’astrale inferiore nella Luce cosciente del Volere slanciato verso il sovrasensibile: il Sole spirituale in noi, tuttuno col Divino che anima la vastità cosmica.

In questo momento di transizione epocale e di crisi dell’Occidente, la funzione impersonale di un sodalizio come il nostro è quella di fare da “ponte” attivo, operativo-spirituale fra il tramonto dell’Occidente e la nuova aurora spirituale: il seme che fa nascere la nuova pianta.

Continuiamo il nostro cammino, offrendo e proponendo per coloro che lo vogliano, un riferimento per trovare la Via dell’Anima cosciente, che si percorre a beneficio del mondo, abbandonando ogni prospettiva meramente egoistica, aprendosi alla Luce dell’Io superiore, oltre le limitazioni dell’ego profano.

La Luce splende nelle tenebre. E nelle tenebre è nostro compito ritrovare ed essere la Luce.

Gruppo di Meditazione della Via Solare

Equinozio di Autunno 2015

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