Come l’Eterico, l’Astrale e l’Io si proiettano sul corpo fisico

L'uomo e i suoi chakras 1. Come lo specchio riflette gli oggetti di una stanza, come le immagini degli oggetti si imprimono sulle due dimensioni dello specchio, così le realtà superiori dell’essere umano lasciano il segno sul corpo fisico (1).

Il corpo eterico si proietta nel sistema ghiandolare: come nel corpo eterico i centri vitali ruotano su sé stessi e proiettano la luce, così nel corpo fisico le ghiandole poste lungo l’asse centrale liberano le energie degli ormoni (2).

Il corpo eterico si manifesta nel sistema nervoso e nei sensi: come l’Astrale risplende di luce divina, così i sensi ed i nervi si immergono nella luce del mondo.

L’Io lascia la sua impronta terrena nella sacra sostanza del sangue:

Helena Petrovna Blavatsky come l’Io esprime l’individualità (3) di ogni essere umano, così il sangue manifesta sul volto le reazioni individuali. Nella persona adirata il sangue ribolle di rosso, nella persona impaurita il sangue quasi rifluisce nelle cavità e il volto si fa pallido, nella persona che ama il sangue dipinge il volto di un dolce rosato.

2. Il corpo fisico è fatto di spazio.
La sua prima qualità è l’estensione.
Esso è soggetto a numero-peso-misura.
Il corpo eterico è fatto di tempo.
Esso non ha consistenza materiale, ma la sua realtà si rivela nei ritmi temporali.
L’eterico dell’uomo si manifesta nella forza di crescita, nella forza che genera un altro essere, nelle sostanze che regolano l’alternarsi della veglia e del sonno (4).

Le forze eteriche della terra vivono nel ruota delle stagioni, nel ciclo della vegetazione. L’etere celeste risuona nei movimenti circolari dei pianeti attorno al Sole.

Tende, neve, vento Le forze profonde del corpo astrale sono aldilà dello spazio e del tempo.

Quando nel sogno del mattino vediamo una scena, proviamo una emozione che poi si avvera allora agisce la saggezza del corpo astrale, che smaglia la rete di passato-presente-futuro.

Quando nel corso della vita ci colpisce un evento ed è come se fosse “una seconda volta” (5), è stato il corpo astrale ad anticipare l’impressione!

Le sorgenti dell’Io sono al di là dello spazio e del tempo: immerse nella luce dell’eternità.

L’Io vive nella Luce che egli stesso è.

Padma Sambhava, Bardo Thodol. Il libro tibetano dei morti Quella luce che squarcia ogni tenebra all’approssimarsi della morte (6).

Quella luce nascosta nel sonno più profondo.

NOTE

1) Per tale motivo è possibile una “esperienza” delle realtà superiori, mentre invece una “fede” o un “credere” risultano dannosi.
2) Per tale precisa corrispondenza è importa che la scienza dello spirito si sviluppi in parallelo con le scienze naturali. Le scienze della natura dal momento che indagano realtà generate dagli Dei per mezzo di uno strumento divino (l’intelligenza umana) hanno esse stesse un valore spirituale.
3) Quel principio di individualità grazie al quale l’essere umano non può sciogliersi come una goccia d’acqua nell’oceano della vita. Può tuttavia darsi il caso di esseri che con una condotta ignobile ripetuta per più vite distruggano alla radice il proprio Io.
4) Cfr. l’azione dell’ormone della melatonina.
5) Il cosiddetto deja-vu.
6) Cfr. gli insegnamenti del Bardo-Todol e le ricerche compiute sulle Near Death Experencies dal medico americano Moody.

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  1. aaldegardo
    | Rispondi

    credo che nel terzo capoverso la parola "eterico" vada sostituita con "astrale".

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