La crociata contro il bolscevismo

Perché la crociata contro il Bolscevismo? Perché tanti volontari europei andarono a combattere sul fronte dell’est contro il regime comunista di Stalin?

Massimiliano Afiero, La crociata contro il Bolscevismo, Volume I. Le legioni volontarie europee, Marvia Edizioni, 272 pagine, Copertina cartonata a colori, Formato 21x29Per rispondere a queste domande bisogna conoscere profondamente la storia europea del Novecento e concentrarsi in modo particolare sugli eventi che sconvolsero la Russia durante e dopo la prima guerra mondiale. Dalla rivoluzione d’ottobre del 1917 sorse uno stato tiranno che fin dalla sua nascita adottò una politica di terrore e di violenza per imporre il suo falso credo socialista. La civiltà europea riuscì a frenare Lenin e compagni nel loro tentativo di espandere il terrore rosso in tutto il continente europeo, dalla fine della prima guerra mondiale fino all’inizio della seconda. Solo quando Stalin riuscì ad ottenere l’alleanza e i cospicui aiuti militari degli americani e degli inglesi, tutta l’Europa orientale finì sotto il dominio della dittatura comunista.

Gli alleati scelsero di distruggere il tiranno Hitler alleandosi direttamente con il diavolo in persona, il comunista Stalin. Quali patimenti e sofferenze costarono all’Europa a causa di quella scelta è storia di ieri; solo l’abbattimento del muro di Berlino alla fine degli Anni Ottanta ha messo fine ad anni di terrificanti dittature comuniste in tutti i paesi dell’est europeo e nella stessa Russia.

Massimiliano Afiero, Nordland: i volontari europei sul fronte dell'est La crociata contro il bolscevismo non è però finita: altre dittature comuniste più feroci di quella sovietica, insanguinano il mondo affamando e terrorizzando milioni di esseri umani ancora in cerca della libertà. La maggior parte dei volontari europei inquadrati nelle Legioni volontarie era unita da un sentimento comune: l’avversione per il comunismo; tutto questo al di là della bella uniforme, della paga assicurata e del semplice fanatismo.

Scelsero di combattere, però di combattere per un altro tiranno, parimenti sanguinario, quell’Adolf Hitler che sognava un’Europa germanizzata nel nome di una presunta superiorità della razza nordica e ariana. Con il loro sacrificio questi volontari tentarono di far guadagnare ai loro paesi un posto di riguardo nella nuova Europa, ma soprattutto i volontari stranieri “non ariani” dimostrarono, con il sangue versato ed il valore dimostrato sui campi di battaglia, che non esistono razze superiori ma solo uomini superiori, indipendentemente dal colore della loro pelle e dal loro stato sociale.

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Tratto dall’Introduzione a Massimiliano Afiero, La crociata contro il bolscevismo, Volume I. Le legioni volontarie europee, Marvia Edizioni, 272 pagine, Copertina cartonata a colori, Formato 21×29, 38,00 Euro.

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Massimiliano Afiero nasce ad Afragola (Napoli) nel 1964. Insegnante di informatica ma soprattutto appassionato studioso del secondo conflitto mondiale, ha pubblicato numerosi articoli sulle principali riviste di Storia a diffusione nazionale, come Storia del XX Secolo, Storia e Battaglie, Storia del Novecento, Raids e Milites e collabora attivamente con numerosi siti web a carattere storico-militare. Dal novembre 2004 è Consulente storico e Direttore Tecnico della rivista Volontari, bimestrale dedicato esclusivamente alla storia delle formazioni della Waffen SS. Dal maggio 2008 Caporedattore della rivista bimestrale SGM (Seconda Guerra Mondiale) pubblicata dall'Editoriale Lupo.

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