Un’importante iniziativa editoriale: la Biblioteca di Studi Religiosi

Quando agli inizi degli Anni Venti l’allora giovane insegnante di Storia delle Religioni all’Università di Roma Raffaele Pettazzoni creò le due collane di “Studi storico-religiosi” e di “Documenti”, per la prima volta nella storia della cultura italiana la Storia delle Religioni mostrò la concreta possibilità di analizzare il fenomeno religioso non con le categorie della filosofia o dello storicismo crociano, ma con gli strumenti propri di questa nuova disciplina, esaltandone l’autonomia e i valori che le appartenevano.

Quelle collane ospitarono oltre venti volumi affidati ai più importanti specialisti italiani del tempo ed illustrarono per un pubblico colto alcune delle religioni (ellenica, babilonese, ittita, il Buddha, Zarathustra e il mazdeismo, etc.) che hanno arricchito la storia spirituale dell’umanità. Lo stesso Pettazzoni provvide a scrivere alcuni dei suoi più importanti saggi storico-religiosi, quelli che lo resero una celebrità mondiale, un caposcuola al quale faranno riferimento gli studiosi che nei rispettivi paesi intenderanno creare prestigiosi corsi di studi simili a quello che ben presto rese celebre la cosiddetta “Scuola di Roma”.

Boris De Rachewiltz, Il libro dei morti degli antichi egizi Negli anni successivi al conflitto mondiale la casa editrice Einaudi, in una formula editoriale poi continuatasi nella Boringhieri, tentò con la famosa “collana viola” di continuare un approccio culturale che con competenza e con testi di elevata erudizione (furono proposti, fra altri, Eliade, Jensen, Pettazzoni, Filippani Ronconi, De Rachewiltz, Frankfort, van der Leeuw, Kerényi, Dumézil, Frobenius, Volhard, etc.), tentava di andare molto oltre il tipo di “cultura religiosa” allora predominante nelle Università italiane. Tuttavia, la scomparsa dei protagonisti che ne avevano sollecitato il progetto pluridisciplinare provocò il progressivo inaridimento dell’iniziativa e a poco a poco la collana si spense.

Agli inizi degli anni Settanta presso la Casa Editrice Borla di Torino cominciarono ad apparire i volumi dei Documenti di cultura moderna diretti da Augusto Del Noce ed Elémire Zolla, in tutto una ventina di testi che tentavano di portare un po’ di ossigeno nell’asfittica cultura italiana. Gli autori proposti erano molto vari e toccavano i più diversi ambiti dell’indagine religiosa, la teologia cristiana, i rituali Sioux, la spiritualità tibetana, i risultati della più recente antropologia, i testi di Simone Weil, l’ermeneutica artistica che interpretava le forme d’arte moderne nell’abito della crisi dell’uomo contemporaneo, i testi di Schuon e di Titus Burchkardt che delineavano il compito formativo della cultura, Voegelin, ecc. Quasi contemporaneamente apparve la collana “bianca” della Rusconi Libri. Curata da Alfredo Cattabiani, si avvalse anche della collaborazione di Elémire Zolla che indicò alcuni autori di rilievo mondiale: S.H.Nasr, Coomaraswamy, Burckhardt, Guénon, Tolkien, Eliade, Servier, Korvin Krasinski, ecc. Fu probabilmente l’ultimo tentativo serio di indicare, all’interno di una raffinata presentazione editoriale, con competenza e secondo un progetto culturale coerente ed autonomo, autori e indirizzi di ricerca dal respiro universale capaci di disincagliare la cultura italiana dal facile storicismo dominante nelle nostre Università e nel mercato librario.

Pio Filippani Ronconi, Canone buddhista. Discorsi brevi Per anni si è atteso che qualche coraggioso desse corpo a qualcosa che rendesse vitali gli approcci precedenti, cercando di ridare fiato ad una disciplina come la Storia delle Religioni che in Italia dopo l’apporto di Raffaele Pettazzoni e Ugo Bianchi, mostra di poter raggiungere una statura mondiale. È merito di Giovanni Casadio aver concretizzato queste aspettative, l’aver concepito e poi diretto una “Biblioteca di Studi Religiosi” presso l’Editore Lionello Giordano (Viale Isonzo 25, Cosenza) (1).

Giovanni Casadio non è uno sconosciuto nel mondo accademico. Insegnante di Storia delle Religioni all’Università di Salerno, è uno degli animatori principali dell’Associazione italiana degli Storici delle Religioni. Ha già al suo attivo oltre un centinaio di saggi apparsi nelle riviste specialistiche di tutto il mondo, una cospicua partecipazione ad Atti di prestigiose Fondazioni accademiche ed una serie di libri che hanno illuminato aspetti poco conosciuti del dionisismo (Storia del culto di Dioniso in Argolide, Roma 1994; Il Vino dell’anima, Roma 1999) e dello gnosticismo (Vie gnostiche all’immortalità, Brescia 1997). Ha anche dato vita a molti Convegni di rilievo mondiale, come gli annuali raduni a Cuma sull’opera di Virgilio o il recentissimo Forum di due giornate sul centenario di Mircea Eliade celebrato a Roma nella primavera del 2007 col patrocinio della Fondazione Dragàn, dell’Ambasciata di Romania e del Ministero Italiano degli Affari Esteri.

Giuseppe Tucci, Il paese delle donne dai molti mariti Da parte sua Lionello Giordano ha cumulato un’esperienza editoriale pluridecennale. Appartiene a quel tipo di Editore che sopravvive ancora solo in qualche provincia italiana, altrove è quasi completamente scomparso, che non si limita alla pubblicazione di libri interessanti. Ama i libri a lui affidati, ne cura personalmente i testi e coinvolge gli Autori suoi collaboratori con quella finesse che in altri tempi era il contrassegno del gentiluomo. L’uomo e il suo lavoro sono indistinguibili.

La simbiosi di un curatore altamente colto come Giovanni Casadio e di un Editore raffinato come Lionello Giordano ha permesso che nascesse una “Biblioteca di Studi Religiosi”. Non una collana onnipervadente che viene incontro ai gusti di un pubblico vario, solo recentemente interessato ai valori religiosi “che fanno tendenza”, come si usa dire. No, qui si tratta di una vera e propria “Biblioteca”, un modo elegante, d’altri tempi, di fare una cultura duratura, di ricorrere ai fondamenti spirituali dell’erudizione, di dare fiato ad un ambito di ricerca il cui rischio attualmente è di annegare in una molteplicità di proposte editoriali che rispondono ai gusti variabili di un pubblico amorfo e spesso senza vero interesse. L’intento del Curatore e dell’Editore è quello di proporre autori universalmente apprezzati, testi di altissimo livello scientifico, non troppo numerosi, ottimamente presentati nella veste editoriale, spesso rilegati con una ricca sovracopertina, curati da specialisti di indiscusso prestigio internazionale, con prefazioni e post-fazioni che approfondiscono la visione d’insieme e arricchiscono con analisi nuove quanto affermato nel testo. Libri da studiare, riprendere, rileggere, consultare, da conservare in una colta “Biblioteca”, non da dimenticare in un grigio scaffale, capaci di suscitare un interesse che migliora l’uomo e non si esaurisce nella sola lettura.

Giorgio De Santillana, Hertha von Dechend, Il mulino di Amleto. Saggio sul mito e sulla struttura del tempo. Edizione riveduta e ampliata Nel 1997 appare il primo testo proposto al pubblico raffinato cui intende rivolgersi la Collana, un classico della storiografia religiosa del ‘900: I Misteri. Saggio di una teoria storico-religiosa, che Raffaele Pettazzoni aveva scritto nel 1924 e che a suo tempo aveva suscitato un interesse ed una attenzione negli ambiti più vari, dagli specialisti di religione ellenica agli studiosi di fenomeni religiosi, dai teologi agli storici delle religioni delle più svariate scuole. La nuova edizione contiene una preziosa presentazione di Dario Sabbatucci, allora titolare della cattedra di Storia delle Religioni alla “Sapienza” di Roma, uno dei discepoli più importanti di Pettazzoni, che ne chiarisce tutta la portata e mostra le molteplici aperture che la lettura dell’opera generò nella storiografia del tempo. Subito dopo segue La Persia Religiosa di Alessandro Bausani, uno dei più illustri orientalisti italiani, conoscitore di una quantità di lingue che dovrebbe lasciare silenziosi quanti, troppi, ritengono di pontificare su questa o quella forma religiosa. L’intento del libro era quello di illustrare la storia spirituale dell’Iran, dall’antichità mazdea, attraverso la predicazione di Mazdak e il tentativo di Mani, fino all’Islam e alle molteplici forme di sufismo fiorito nell’antica terra di Zarathustra. Un capitolo finale, solitaria analisi di uno studioso autorevole, si soffermava sulla setta Baha’i e sulle ultime forme spirituali cui sembrava giunto l’Islam iraniano. Gherardo Gnoli, presidente dell’ISIAO (l’ex ISMEO) ed iranista senza eguali, ha curato l’introduzione alla lettura del testo, mentre Gianroberto Scarcia e Alberto Ventura, islamisti di fama internazionale, hanno evidenziato le molteplici intuizioni di Bausani, la ricchezza di contenuti, di ipotesi, di temi, di testi tradotti e di interpretazioni che fanno del suo libro uno dei più notevoli risultati dell’orientalismo italiano.

Nel 2000 usciva il terzo volume della “Biblioteca”, la traduzione di Antichità classica e cristianesimo antico di Walter Burkert, forse il più innovativo ed autorevole storico della religione greca vivente, autore di una quantità di testi che hanno segnato in modo decisivo la riformulazione dei fondamenti del mondo spirituale ellenico. ‘E un’opera importante, che si affianca al suo insuperato manuale sulla religione ellenica e completa molti spunti di riflessione. Burkert indica linee interpretative nuove, addita mète di grande interesse per ogni studioso di questa disciplina, accenna alla possibilità che la storia della religione tardo-antica possa diventare una “histoire totale” collaterale e sostanzialmente molto prossima a quello che Mircea Eliade riteneva il compito primario di questa disciplina. Subito dopo esce un testo curato personalmente da Giovanni Casadio che lo ha tradotto dall’originale tedesco collazionandolo con l’edizione inglese. E’ La Religione Greca di Jan Bremmer, lo studioso olandese già conosciuto negli ambienti colti italiani che con uno stile brillante ed agile ha offerto una prospettiva aggiornata sui risultati degli studi francesi e tedeschi più recenti. La post-fazione del curatore amplia i punti di riferimento di Jan Bremmer, ne mostra i cardini interpretativi, l’abbandono di quei radicamenti positivistici ormai obsoleti che appesantiscono ancora in Italia gli studi storico-religiosi ed impediscono di guardare al cuore della forma spirituale che ci si illude di poter comprendere con un semplice sguardo superficiale.

Angelo Brelich, Mitologia, politeismo, magia e altri studi di storia delle religioni (1956-1977) Il quinto libro della Collana si innesta nell’ambito dell’interesse straordinario che in Italia da sempre fiorisce attorno al Buddhismo. ‘E il saggio di Ètienne Lamotte, Lo spirito del Buddhismo antico, un’opera di sintesi che il celebre studioso di Lovanio dedicò a questa forma spirituale dopo aver scritto testi sulla storia e sulla spiritualità buddhista che costituiscono vere e proprie pietre miliari nella storia del Buddhismo. Il capitolo dedicato ad “Ashoka, l’imperatore buddhista” è quanto di più esaustivo possa essere stato scritto su questo tema in poche pagine. La post-fazione di Giuseppe Flora, famoso studioso ed interprete di alcuni importantissimi testi pâli, arricchiscono la ripresentazione di questo celebre libro e lo completano con una bibliografia del Lamotte veramente esaustiva. Nello stesso 2006 esce Metaponto. Gli Dèi e gli Eroi nella storia di una polis di Magna Grecia di Daniela Giacometti. Curata da Giovanni Casadio che ha compilato anche la post-fazione, l’opera completa il quadro sulla religione greca tracciato nei testi già editi di Burkert, Bremmer e Pettazzoni, con l’analisi specifica di una realtà determinata, le modalità con le quali una città greca della Magna Grecia viveva concretamente la propria spiritualità, si approssimava al sacro, compiva i riti agli dèi e agli eroi. E’ la vita religiosa quotidiana che viene illustrata, la sua centralità, il ruolo di “forma formante” che assume in ogni aspetto dell’esistenza.

A novembre del 2007 è stato pubblicato il libro di Nuccio D’Anna, Mistero e Profezia. La IV egloga di Virgilio e il rinnovamento del mondo, che nelle sue 290 pagine riprende, ampliandole, le celebri indagini di Eduard Norden, W.Weber, Henri Jeanmaire e Jerôme Carcopino esauritesi nel 1930 ed ormai datate a causa del vasto materiale emerso dalle varie regioni dell’impero romano. Fra le opere di Virgilio la IV egloga ha costituito fin dal suo apparire un vero enigma che ha appassionato molti dei più ferrati esegeti di Virgilio. Questo libro costituisce il primo tentativo fatto in Italia per cercare di comprendere il messaggio dell’egloga virgiliana e farne emergere i significati simbolici. Nonostante una copiosa letteratura apparsa in riviste specializzate, in Italia non esisteva un libro che intendesse mostrare i vari risvolti di un’opera certo non confinabile nell’ambito della letteratura d’occasione. Dopo un inquadramento dell’ambiente spirituale, culturale e politico nel quale operava Virgilio, viene illustrata l’ambientazione rituale dell’egloga e il suo legame con alcune forme sacre della più antica religiosità romana. Si mostrano poi i legami con dottrine arcane come quelle dei cicli cosmici e del tempo sacro, con le speculazioni sull’età dell’oro e con i miti astrali che rendono finalmente intellegibili alcune delle più antiche aspettative messianiche presenti nella Roma repubblicana. La stessa prospettiva di “rinnovamento cosmico” che l’egloga contiene, viene rapportata a tutte le dottrine similari delle civiltà del Mediterraneo fino a fare emergere la complessa struttura dottrinale di questo carme virgiliano che si pone ai limiti dello spartiacque della storia romana di quel tempo, il passaggio dalla repubblica all’Impero di Augusto, l’ultimo erede della gens Julia.

Francesco Zambon (cur.), La cena segreta Alla fine del 2007 vedrà la luce L’Induismo di R.C.Zaehner, noto cattedratico di Oxford, forse lo storico delle religioni più autorevole sulla tradizione zervanista, autore di fondamentali opere di sintesi sul mazdeismo, sulla mistica indiana, islamica e cristiana, sull’incontro delle religioni e di un monumentale commento alla Bhagavad-Gita basato sui più autorevoli dottrinari indù. Questa nuova versione del libro contiene un saggio introduttivo di D.N.Lorenzen e una prefazione di Mariasusai Dhawamony, due specialisti di dottrine indiane che arricchiscono il libro. L’Induismo di Zaehner non è una vera e propria “storia dell’Induismo” o delle dottrine indù, ma la presentazione delle linee essenziali del Sanathana Dharma, dei suoi “luoghi di luce”, le “forme formanti” della tradizione fiorita nel sub-continente, i punti di riferimento capitali senza i quali risulterebbe senza profitto lo studio delle molteplici forme speculative di quella civiltà, dei suoi rituali e delle sue arcane tecniche contemplative.

Seguiranno la prima traduzione dal giapponese di un insieme di testi sul misterioso Buddha Kannon, fuori dal mondo specialistico dei buddhologi praticamente sconosciuto agli studiosi italiani, cui farò seguito la riedizione di un famoso, e per allora innovativo studio di Raul Manselli sui Catari affidato a Francesco Zambon, senz’altro uno dei più autorevoli e noti studiosi italiani di Filologia Romanza; infine, un libro di Adolf Bultmann sui rapporti fra Teologia, cristianesimo delle origini e cultura classica curato da Ilaria Ramelli. Come si vede, la “Biblioteca di Studi Religiosi” a tutt’oggi conta fra i propri collaboratori alcuni dei più importanti specialisti che nelle rispettive discipline hanno illustrato la Storia delle Religioni e, più in generale, lo studio di aspetti importanti del mondo spirituale: Raffaele Pettazzoni, Walter Burkert, Jan Bremmer, R.C.Zaehner, Alessandro Bausani, Daniela Giacometti, Ètienne Lamotte, Raoul Manselli, Adolf Bultmann, Dario Sabbatucci, Giovanni Casadio, Gherardo Gnoli, Alberto Ventura, Giuseppe Flora, Francesco Zambon, D.N.Lorenzen, Mariasusai Dhawamony, Ilaria Ramelli. Si tratta di nomi che non possono essere trascurati o ignorati e stanno alla base delle più recenti indagini sulle molteplici forme spirituali dell’umanità.

Nuccio d'Anna, Il divino nell'Ellade Qualcuno potrebbe pensare che i testi presentati sono sostanzialmente pochi e la loro programmazione troppo lenta, ma non si deve ignorare la volontà congiunta del Curatore e dell’Editore di presentare esclusivamente libri di alto valore, non condizionati dal tempo, curati in ogni particolare, aggiornati, autorevoli per studiosi di ogni tendenza interpretativa, aperti non solo agli studi classici come secondo la solida tradizione della nostra cultura accademica, ma anche ai mondi spirituali orientali che ormai costituiscono il patrimonio dello studioso e di ogni attento uomo di cultura che intende aprire una finestra verso le realtà più profonde della storia umana.

Distribuzione:
=) Libreria ASEQ, Via dei Sediari 10, ROMA
=) Lionello Giordano Editore, Viale Isonzo 25, Cosenza

Note

1) Lionello Giordano ha anche dato vita a “Hierà”, una collana di studi storico-religiosi diretta dalla prof.ssa Giulia Sfameni Gasparro (ordinario di Storia delle Religioni presso l’Università di Messina), che fino ad oggi conta nove testi. Segnaliamo Il Manicheismo di M.Tardieu, e Misteri e Teologie di G. Sfameni Gasparro.

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