Merritt, il navigatore sulle rotte del mito e della fantascienza
Di tutti i romanzi di Abraham Merritt, il più carico di reminiscenze mitologiche – e, quindi, di simbolismi – è certo Il vascello di Ishtar.
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Di tutti i romanzi di Abraham Merritt, il più carico di reminiscenze mitologiche – e, quindi, di simbolismi – è certo Il vascello di Ishtar.
Un bilancio impietoso del Sessantotto a cinquanta anni di distanza.
L’antologia Oniricon, pubblicata da Bietti, riunisce tutti i sogni e gli incubi del solitario di Providence.
La classe politico-intellettuale-giornalistica italiana soffre di paranoia, una malattia che si manifesta con una sindrome di persecuzione collegata ad una sindrome di onnipotenza.
Visto come stanno andando le cose in Italia non si sa a chi ci si debba rivolgere per un parere, se a un politologo, a un sociologo o a uno psichiatra.
I continui attentati terroristici confermano che il tanto propagandato ius soli è un’opzione illogica, motivata esclusivamente da bassi fini elettoralistici.
Un’intervista a Pierfrancesco Prosperi (1945), uno dei più noti autori italiani di ucronie e distopie.
Quando prevalgono i pre-giudizi ideologico-politici nei fatti culturali si cade in gaffe spesso gravi e clamorose.
La proposta di una colletta per generare un benefico shock ai partigiani affranti.
Un recente studio statistico dell’ISTAT prospetta un destino di decadenza e sostanziale estinzione del popolo italiano.
Il romanzo di Wu Ming 4 Stella del Mattino restituisce al lettore un Tolkien molto lontano dalla realtà.
Anche il politicamente corretto nelle sue molteplici e ossessive versioni si presenta come dittatura delle parole e dell’agire.
Una retrospettiva su Howard Phillips Lovecraft nella ricorrenza degli 80 anni dalla morte.
Il livello surreale cui è giunto il giornalismo italiano, seguendo senza più alcun freno i dogmi del linguaggio politicamente corretto.
La case editrice Hachette Fascicoli ha pubblicato per un intero anno una serie settimanale intitolata Giornali di guerra 1940-1945; ora, giunti alla fine di questa serie di 52 fascicoli, e visto il suo successo, si è pensato di effettuare la stessa operazione con i giornali del fascismo 1919-1939.
Vincenzo Fani Ciotti (1888-1927) fu autore di un preveggente romanzo fantastico-futurista in cui si mescolano invenzioni scientifiche, anticipazioni sociali e polemiche politiche.
I cinque anni della rivista Antares: un lavoro vario, complesso, originale e intelligente che ha gettato una pietra nella morta gora della nostra cultura ed editoria.
Tramite la rete si è diffusa una ridda di pseudo-citazioni di terza mano, indice del grado di attendibilità di certe notizie.
Anche nel mondo dell’editoria sta venendo meno il pluralismo, non solo delle testate, ma soprattutto delle idee, dei punti di vista, delle opinioni, dei commenti.
Uno sconclusionato e imbarazzante convegno “antifascista” sulla storia delle religioni.
L’inarrestabile diffusione di un demenziale vocabolario “antisessista” è un ulteriore segno della dittatura del politicamente corretto.
Bergoglio, i segni, Malachia e Nostradamus: un’interpretazione simbolica del pontificato di Papa Francesco.
Una destra pavida e imbelle continua a lasciarsi intimidire dal trombonesco moralismo dei perbenisti.
Il convegno “L’eredità di Julius Evola”, svoltosi a Roma il 29 novembre e che vedeva come relatori tutti docenti universitari, ha dato lo spunto ad una lobby accademica per un regolamento di conti con i propri nemici interni.
Che la fantascienza italiana non sia stata caratterizzata, sin dai suoi esordi popolari, da una presenza costante e quindi fattiva e incisiva di riviste, è un dato di fatto acclarato.