Equinozio d’autunno

autunno

La morte annuale della natura e il risveglio delle forze interiori di volontà si bilanciano nell’equinozio d’autunno. Esso segna un’inversione di polarità nella manifestazione delle forze divine, che nei mesi precedenti si erano espresse principalmente nelle forme della natura, nella luce trionfante del giorno e che ora incominciano a pervadere la libera volontà dell’uomo. Quando la luce del mondo declina, l’uomo inizia a percepire sé stesso come portatore di una luce invisibile, non soggetta a tramonto. In tal senso il “dramma spirituale” dell’equinozio ricapitola e sintetizza la vicenda della storia sulla terra: fine dell’età dell’oro, oscuramento del divino nella natura, sorgere dell’autocoscienza, senso individuale di solitudine cosmica e di responsabilità.

Quel sentimento di malinconia, suggerito dalle foglie che ingialliscono e cadono, deve essere energicamente bandito. La nostalgia del passato, il lamento “tradizionalista” non si addicono all’uomo nobile (all’“arya”): egli sa che nel cosmo ciò che declina e muore è bilanciato secondo giustizia da ciò che sorge e si afferma. Nell’equinozio di autunno si celebra l’affermazione della volontà, la capacità “faustiana” di porsi obiettivi e di perseguirli.

L’elemento alchemico dell’autunno è il Ferro: al ferro materiale che ha forgiato la nostra civiltà tecno-industriale deve corrispondere il ferro spirituale della volontà, concretamente – e razionalmente – esercitata.

Gli Dei benedicono l’azione concreta, la volontà che si afferma in progetti ben definiti o che si volge alla formazione di sé (alla Bildung).

* * *

In autunno, gli spiriti di natura fanno ritorno alla Terra. Riaspirati alle radici del terreno si sottopongono alle forze della gravità. La festa d’estate svanisce, ma nell’animo dell’uomo libero non vi è spazio per la malinconia.

Quando la natura si spegne bisogna volgersi alla coscienza di sé. La festa dell’equinozio che apre l’autunno è la festa dell’autocoscienza forte e libera, è la festa dell’iniziativa piena di energia, della liberazione da ogni timore e da ogni condizionamento dell’animo. Quando la natura esteriore si spegne e la vegetazione appassisce, cresce in compenso tutto ciò che si lega all’iniziativa interiore. Forze di volontà si liberano, l’Anima del Mondo esorta l’individuo a diventare più coraggioso.

Nel giorno dell’equinozio si celebra la festa del forte volere.

calendarioAl culmine dell’estate erano divenuti visibili i grandi stormi meteoritici che contengono il ferro cosmico. Quel ferro piovuto dal cielo in direzione della terra contiene l’arma degli Dei contro il drago-Ahrimane che vuole rubare agli uomini la luce animica, avvincendoli tra le sue spire. Allora il sangue umano si pervade di ferro: milioni di sfavillanti meteore turbinano nel sangue donando all’organismo l’energia per combattere ogni paura, ogni terrore, ogni forma degradante di odio. Come il volto dell’uomo quando corre diventa rosso vermiglio, così il corpo sottile dell’uomo irradiato di ferro cosmico comincia a emanare energia.

Nelle antiche mitologie ricorrono figure di divinità solari, giovani divinità dorate che abbattono un drago o un serpente che sale dalle viscere della terra. Quando le giornate di autunno si rabbuiano e si rinfrescano, quando cadono le foglie e le prime piogge, evoca nella fantasia queste figure divine mentre abbattono il drago: esse sono il simbolo della autocoscienza vittoriosa, che si sveglia dal sonno dell’estate, pronta a realizzare con decisione i propri obiettivi.

Si immagini il drago, il cui corpo è formato dalle correnti sulfuree che salgono dalla terra accaldata d’estate: queste correnti gialle e azzurrognole formano le squame, le placche, le spire del drago. Ma ecco sul drago librarsi il dio dal volto di sole: egli brandisce la spada, in una atmosfera satura di saettanti stormi meteoritici. In virtù della luce dorata irradiante dal cuore del dio le meteoriti si fondono in una spada di ferro, che penetra nel corpo dell’antico serpente e lo distrugge. Alimenta con l’immaginazione la corrente che scorre dalla testa verso l’organismo, verso il basso: come uno stormo di meteoriti dal cielo stellato piove sulla terra, così una cascata di energia si riversa dal capo al cuore e seguendo le vie del sangue giunge agli organi e agli arti. Ovviamente all’immaginazione deve accompagnarsi l’azione: se qualcosa è in disordine deve essere ordinato, se qualcosa era stato lasciato in sospeso ora deve essere portato a termine, se qualche timore irretisce il nostro animo bisogna mettersi alla prova e con accortezza superare il timore, se ancora qualche fede, qualche credenza domina l’anima è tempo di dissolverla con la forza della razionalità, se qualche malumore aveva offuscato il rapporto con una persona è tempo di chiarire le cose con cordialità e amore. Così, agendo con energia, si onora lo Spirito dell’Autunno, tanto simile all’Arcangelo Solare venerato dagli antichi Persiani.

Tutta la nostra civiltà è costruita col ferro. Da quando i nostri antenati irruppero da Nord sui loro carri di battaglia brandendo asce di ferro, la nostra civiltà ha trasformato il volto della terra battendo il ferro, forgiando l’acciaio. Si pensi agli aerei che sfrecciano in cielo, ai ponti sospesi tra le sponde, alle strade ferrate, alle grandi navi. Grazie all’elemento del ferro si afferma il dominio della tecnica. Ma ciò che sulla terra si manifesta come ferro, nell’interiorità dell’uomo si esprime come volontà. Per questo si dice: “volontà di ferro”.

Nell’aria dell’autunno, quando le piogge spazzano via la sensualità dell’estate, si compie un processo alchemico: Ferro scaccia Zolfo. La corrente di ferro, fredda e metallica, che piove dal cielo smorza la corrente sulfurea che era fuoriuscita dalle viscere della terra nei mesi caldi d’estate. Respirando la fresca aria dell’autunno l’uomo prende parte a questo processo. Bisogna percepire questa corrente alchemica e alimentarla con la volontà. La divinità solare dallo sguardo metallico, col suo gesto indicante accompagna l’uomo nel cambio di stagione.

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13 Responses

  1. mariano menegotti
    | Rispondi

    bellissimo articolo; ho potuto sperimentare la verità di quanto è scritto. ottimo davvero.

  2. Tradizione Solare
    | Rispondi

    Grazie di cuore per l'interessamento.

    Nelle prossime settimane dovrebbe essere pubblicato l'articolo riguardante l'Inverno per preparare degnamente il momento più sacro dell'anno:

    il Solstizio di Inverno.

    Una intensa pratica spirituale nel corso dell'autunno rappresenta la migliore introduzione al Mistero del Dies Natalis Soli Invicti, che si celebra al solstizio d'inverno.

  3. Vincenzo Di benedett
    | Rispondi

    Mi occupo di medianita' ed e' arrivata una canalizzazione scritta da parte di entita' che raccontano come gli antichi pensassero che nel giorno dell'equinozio d'autunno gli Dei x creare il giorno=notte avessero "fatto pace, e si fossero messi d'accordo almeno per un giorno".Inoltre gli sciamani di un tempo sapevano che per la Terra era un momento di massimo equilibrio tra le 2 forze cosmiche(sole e luna)(yin e yang), quindi facevano rituali per "fotografare" la propia conoscenza acquisita fino a quel giorno e fissarla,x poi rinascere con forza. E' incredibile come tutto questo coincida col Vs articolo (l'opera degli Dei qui, puo' essere tradotta nelle forze divine sul drago?)

  4. Tradizione Solare
    | Rispondi

    Il Dio che vince il drago è quel Dio che conferisce all'uomo una coscienza assolutamente lucida e sveglia, proiettata verso l'azione morale e la conoscenza esatta dei fenomeni del mondo.

  5. vittorio
    | Rispondi

    ottimo l'articolo! aspetto con impazienza il prossimo sul SOLSTIZIO d'inverno.

  6. Silvia Pia
    | Rispondi

    … è stupendo, attraverso queste splendide parole, scoprire che non si è più soli in questa ricerca interiore e che il Mondo, si sta avviando verso una sensibilizzazione al Risveglio. Ogni singolo riconoscendosi nell'altro si unisce e diviene una luce, un faro, un falò di consapevolezza nel quali altri possano riconoscersi ed unirsi nel rispecchiarsi. Grazie di cuore a chiunque senta la responsabilità delle sorti di ognuno quale indispensabile forza di concretezza per raggiungere QUELLA LUCE da tutti agognata. La Verità è a due passi da qui ma serve luce, molta luce …

  7. adele
    | Rispondi

    davvero wow

  8. […] annuncia allora la rivoluzione dell’anno, che conduce l’uomo alle soglie dell’Equinozio d’Autunno e del Solstizio […]

  9. Dany
    | Rispondi

    Ringrazio per aver illuminato il mio cuore!

  10. Amedeo Rogato
    | Rispondi

    Sono un chirurgo ed oggi parlando con un paziente che sta affrontanto una dura battaglia ,gli ho parlato dell'Equinozio d'autunno e della necessità che trovi in sè quelle forze per superare questo momento ,mentre tutto intorno gli sembra appassire ,e gli ho parlato del ferro e della volontà di ferro che lo aiuterà .Certamente non trascureremo le cure mediche e chirurgiche ,ma questa forza interiore ritengo sia necessaria per superare o comunque sopportare la malattia

    • francescabb
      | Rispondi

      Amedeo! mi rende felice leggere queste tue parole…Dimostrano grande sensibilità..dote ormai difficile da trovare in un medico.. Grazie! Francesca

  11. Andrea Roseti
    | Rispondi

    Mi piacerebbe molto avere da voi un commento sulla seguente domanda: il Dio vince il drago uccidendolo e annientandolo oppure schiacciandolo al suo posto, conferendogli la sua giusta dimensione e così redimendolo?

  12. mollica
    | Rispondi

    Dio e' cosi' buono e perfetto che nella sua perfezione assorbe tutto il male del mondo. Carl Gustav Jungh diceva che non esiste bene e male ma e' tutt'uno.Soltanto e dico soltanto le persone umili di cuore assomigliano a Dio perche' anche di fronte ad un'offesa arrecaagli o del male a loro causato, nella loro bonta' di cuore riescono a perdonare.

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